Scritto da © Pinotota - Ven, 04/05/2012 - 19:42
Ancora un capello bianco o perduto
qualche segno sulla pelle
e sto al mio centro immoto
a conservare la percezione dell’esistere
in questo frammento transitorio
e eterno.
Ancora un capello bianco o perduto
qualche segno sulla pelle
e sto al mio centro immoto
a conservare la percezione dell’esistere
in questo frammento transitorio
e eterno.
Raccolgo nel palmo della mente
quelle briciole d’amore mai disperse
nonostante la dissolvenza dei ricordi.
quelle briciole d’amore mai disperse
nonostante la dissolvenza dei ricordi.
Lei fu la mia prima realtà del cuore;
colmava il mio spazio e il tempo,
le nostre mani ansiose a ricercarsi
e nei tocchi leggeri delle dita
il nostro muto tenero alfabeto
della gioia nel non saperci soli.
colmava il mio spazio e il tempo,
le nostre mani ansiose a ricercarsi
e nei tocchi leggeri delle dita
il nostro muto tenero alfabeto
della gioia nel non saperci soli.
E l’ultima sera lei, bianca figura
contro il nero sipario del cielo,
sussurrava parole sommesse
avvolgendo di malinconia i miei pensieri.
contro il nero sipario del cielo,
sussurrava parole sommesse
avvolgendo di malinconia i miei pensieri.
Ascoltavo quei bisbigli che in spirale
s’attorcigliavano alle nuvole
insinuandosi là dove l’anima respira.
s’attorcigliavano alle nuvole
insinuandosi là dove l’anima respira.
Con lo sguardo abbarbicato al nulla
partorivo tracciati inconsapevoli
senza margini né limiti
e sentivo ogni parola
come fantasma che disfiorando sulle labbra
si allontanava in silenzio dalla mente.
partorivo tracciati inconsapevoli
senza margini né limiti
e sentivo ogni parola
come fantasma che disfiorando sulle labbra
si allontanava in silenzio dalla mente.
Scomparve nel buio di una notte lunga una vita
ma è sempre in me il pensiero di lei:
un’ombra.
ma è sempre in me il pensiero di lei:
un’ombra.
Quando svanirà neanch’io sarò più qui…..
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- Blog di Pinotota
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