Scritto da © Il Folletto - Lun, 31/10/2011 - 17:16
Guardami,
guardami nell'affondo del tuo sguardo,
accarezzandone l'anima appresso l'iride colorato.
La tocco, mi circonda, la sfioro, si piega, ondeggia,
suona come pelle di tamburo battuta in percussione.
Vibrazione della passione che si propaga,
scende fino al ventre, sussulta,
regala calore passaggio dai pori della pelle.
Si immerge nel tuo dolce salato,
scosse nell'incedere del desiderio
porte che si spalancano al tuo possesso di me.
Guardami,
guardami mentre affondo in te
e tu di me diventi culla e dimora.
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