Scritto da © alvanicchio_Gir... - Lun, 01/10/2012 - 12:01
Enternauta Aeternum,
naufragai in Venexiani lidi
accolto con culturale vivacità,
bevvi l’ambrosia della città,
tra antagonistici scherni
inseguii patrimonio di umanità,
inseguii un popolo vivo,
fiero ed orgoglioso,
che sa predire
l’arte in divenire.
Mi spingo ora a risentire
il fragore della sua voce
che al cuor non nuoce.
Sul ritmico defluire,
tra tenebrosi giacinti,
di maleodoranti canali,
intreccio rapporti,
di stili
abbrunati o vivi.
Così, sotto un cielo spaccone
tra incesti d’amore e di odio,
scrivo il mio tempo
in disperati rivoli.
GRAZIE ROSSO!!!! ti ho scoperto!!!!