Scritto da © Katia Belloni - Sab, 29/06/2013 - 21:59
MARGARET MAZZANTINI * MARE AL MATTINO
Farid è innamorato di sua madre, delle sue braccia che fanno vento come foglie di palma, del suo alito quando canta uno di quei malouf pieni di amore e lacrime e il suo cuore si gon?a cosí tanto che deve tenerselo stretto con tutte e due le mani
per non farlo cadere in terra, nella bacinella di ferro dell’acqua piovana piena di ruggine e sempre asciutta.
Sua madre è giovane, sembra una sorella. Ogni tanto giocano agli sposi, Farid le pettina i capelli, le aggiusta il velo.
La fronte di Jamila è un grande sasso rotondo, gli occhi sono orlati come quelli degli uccelli, le labbra sembrano due datteri dolci e maturi.
per non farlo cadere in terra, nella bacinella di ferro dell’acqua piovana piena di ruggine e sempre asciutta.
Sua madre è giovane, sembra una sorella. Ogni tanto giocano agli sposi, Farid le pettina i capelli, le aggiusta il velo.
La fronte di Jamila è un grande sasso rotondo, gli occhi sono orlati come quelli degli uccelli, le labbra sembrano due datteri dolci e maturi.
MARGARET MAZZANTINI * MARE AL MATTINO