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Se i politici sono nel mirino dei violenti. Internet come strumento di reati.

Non c'è soltanto il Presidente Boldrini ad essere oggetto di assurdi ed incresciosi attacchi personali, di stampo  chiaramente intimidatorio e criminoso. Pare che la prassi di minacciare pesantemente on line le persone che si  espongono pubblicamente in attività politica cominci a prendere piede e la cosa si appalesa  seria. A Venezia, una persona come Gianfranco Bettin,   assessore al Comune di Venezia ,da decenni impegnato nelle politiche sociali, soprattutto  in merito alle  necessità di certune problematiche di zone degradate del Comune, ha subito l'ennesimo vile attacco personale. E questa volta in relazione alla sua battaglia contro lo spaccio  di stupefacenti  a Marghera, dove la situazione è molto pesante. Egli  dapprima ha subito  esplicite  minacce di morte  dirette anche contro la  di lui madre, inferma . E successivamente un  certo soggetto, on line,  ha esaltato tali minacce ed  auspicato che le stesse  vadano a buon fine.  Bettin  ha provveduto a denunciare l' autore dei post , apparso in un sito web.  L'Assessore ha  precisato che la sua reazione di denuncia all'Autorità Giudiziaria non ha nulla a che vedere con la censura o il non  rispetto della libertà d'opnione. La notizia è leggibile sul  sito VeneziaToday.  Ed infatti occorre sia ribadito che il web non può diventare il luogo dello scatenamento  della violenza e dell'abuso verbale, dell'insulto gratuito che, in quanto tale, non ha assolutamente nulla a che vedere con il diritto di critica o di opinione. La  sensazione che anch'io percepisco leggendo certi blog è che molti utenti di internet ritengano ammissibile, giustificabile e persino motivato infierire fino al  reato ( i più frequenti  diffamazione e minaccia aggravata). Questa, a mio parere, è la nuova frontiera della  battaglia  di civiltà  da intraprendere nella comunicazione on line.
Aggiungo , anche se la precisazione mi  sembra di troppo, che non sono soltanto i politici o chiunque  svolga un'attività  con risonanza pubblica ( un artista, un intellettuale ecc.) a dover essere tutelati da tale situazione oramai  attestata nel web. Si pone concretamente il problema di come la comunicazione  on line debba, nei confronti di chiunque, mantenersi  entro limiti tollerabili, al di là della critica, della satira e del  dissenso che ciascuno può voler esprimere.

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