Scritto da © erremmeccì - Sab, 26/01/2013 - 15:07
considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per mezzo pane
che muore per un sì o per un no .
Considerate se questa è una donna
senza capelli e senza nome
senza più forza di ricordare
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato :
vi comando queste parole
scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per via ,
coricandovi alzandovi ;
ripetetele ai vostri figli .
O vi si sfaccia la casa
la malattia vi impedisca ,
Domani sarà il giorno dedicato alla memoria dell'Olocausto e io non ho mai letto niente di più bello nella sua tragicità , niente di più vero e sanguinante sulla Shoà del romanzo di Primo Levi " Se questo è un uomo " e mai epigrafe è stata più splendida ( crudele e struggente al tempo stesso ) della poesia che il grande scrittore , il lucido testimone , volle scrivere sulla prima pagina del libro , prima di dare inizio al racconto vero e proprio .
E' nota con il titolo " Shemà " , " ascolta ! " in lingua ebraica :
Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case ,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici :
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici :
considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per mezzo pane
che muore per un sì o per un no .
Considerate se questa è una donna
senza capelli e senza nome
senza più forza di ricordare
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato :
vi comando queste parole
scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per via ,
coricandovi alzandovi ;
ripetetele ai vostri figli .
O vi si sfaccia la casa
la malattia vi impedisca ,
i vostri nati torcano il viso da voi .