Scritto da © maria teresa morry - Gio, 09/05/2013 - 11:14
Non credo sia eccessivo parlare di Peppino Impastato come un martire di mafia, se la parola " martire" significa propriamente " testimone" . Ed egli fu testimone della sopraffazione mafiosa nella sua terra e della lotta contro la mafia, fino alla morte. Pagò con la vita il suo irriducibile impegno. Il 9 maggio 1978, a trent'anni , egli moriva assassinato. Giovane siciliano comunista di Cinisi, Impastato , attraverso una radio libera locale , ebbe il coraggio di scendere in campo contro Tano Badalamenti, il noto capo mafioso, mettendone allo scoperto le trame e persino ironizzando sul personaggio stesso. Peppino, che per la sua attività si mise apertamente contro il padre, anch'egli di cultura e di dipendenza mafiosa, cercò di coinvolgere i suoi concittadini facendoli uscire dall'omertà e dalla paura e ciò anche a mezzo di pubbliche manifestazione da lui organizzate assieme ad altri coraggiosi compagni ed amici; sfidò pubblicamente don Tano assieme a tutti i maggiorenti ed ammisitratori pubblici che vivevano della sua protezione e sotto il suo timore. Peppino venne ammazzato da sicari che simularono il suo suicidio sui binari della ferrovia.
Vi invito a leggere il sito " Peppino Impastato una vita contro la mafia", un sito che lo riguarda e contiene i suoi pensieri, discorsi, poesie e presenta tutte le iniziative dell' Associazione culturale sorta con il suo nome. Non solo come memoria di Peppino, ma soprattutto per continuità del suo pensiero e del suo agire contro ogni prepotenza e ogni criminalità di stampo mafioso.
" Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un'arma contro la rassegnazione, la paura e l' omertà" Peppino Impastato.
N.B.: il succitato sito contiene all'ultima pagina anche tutti i discorsi in diretta di Peppino tenuti a Radio Aut, scaricabili in file.