Scritto da © Pinotota - Ven, 16/11/2012 - 16:09
Una macchia sul foglio si estende. Nera. La interpreto.
Le ali di un corvo, una voragine profonda irregolare, una foglia staccata dall'albero.
Quante possibilità si aprono alla mente.
La macchia mi guarda con la magia di un arabesco dalle infinite vibrazioni.
Devo darle un senso.
Un senso che sia unico e univoco.
Incerto il mio pensiero come corpo estraneo senza luce e mi interrogo perplesso su questa virtualità febbrile.
E mi arrendo.
Per il timore d'essere da lei giudicato.....
Una macchia sul foglio si estende. Nera. La interpreto.
Le ali di un corvo, una voragine profonda irregolare, una foglia staccata dall'albero.
Quante possibilità si aprono alla mente.
La macchia mi guarda con la magia di un arabesco dalle infinite vibrazioni.
Devo darle un senso.
Un senso che sia unico e univoco.
Incerto il mio pensiero come corpo estraneo senza luce e mi interrogo perplesso su questa virtualità febbrile.
E mi arrendo.
Per il timore d'essere da lei giudicato.....