Scritto da © Lorenzo - Mar, 31/01/2023 - 08:17
Il 29, 30 e 31 Gennaio sono conosciuti come i Giorni della Merla. Si sa che sono giornate fredde ma non si sa il vero motivo per cui si chiamano così. Una tra le tante leggende narra che una merla insieme ai propri piccoli, per ripararsi dal freddo si rifugiò dentro un comignolo.
Esistono varie e differenti leggende sui "giorni della merla".
1) La leggenda che ha più coerenza e risconti con le culture latina e greca, dalla quale deriva quella italiana, è quella che vede la merla messaggera di Persefone annunciatrice dell'arrivo della primavera. Secondo questa leggenda, Persefone preannuncerebbe la sua visita alla madre Demetra (o Cerere) dal regno dell'Ade attraverso un uccello messaggero, la merla. Infatti, gli uccelli erano visti dagli antichi come messaggeri degli dei. A seconda dei giorni e del clima in cui questa merla faceva la sua comparsa (i latini usavano un calendario romano e quindi i giorni non corrispondono esattamente al calendario odierno) Persefone andrebbe in visita alla madre Demetra, così quest'ultima farebbe arrivare la primavera anticipatamente o in ritardo. Se nei giorni in cui la merla usciva dal nido le temperature erano miti, significava che l'inverno sarebbe durato a lungo, perché Persefone sarebbe arrivata dopo; se invece faceva veramente molto freddo, l'inverno sarebbe finito presto e la primavera non avrebbe tardato ad arrivare perché Demetra avrebbe rivisto presto la figlia. Questa parte del mito di Demetra e Persefone è poco conosciuta, in quanto le versioni successive sono state tramandate in maniera scarna, perdendo informazioni anche a causa del passaggio tra paganesimo e cristianesimo e la modifica ai calendari. Con la cultura cristiana i contadini hanno dimenticato le radici della leggenda, omettendo informazioni.
2) Una leggenda narra di una merla e dei suoi piccoli che alla fine di gennaio trovarono rifugio in un comignolo, da qui uscirono dopo tre giorni di colore grigio o bruno-nerastro per via della cenere. Questa leggenda cerca di motivare la differente colorazione delle piume tra esemplari maschi e femmine. Infatti, il merlo (Turdus merula, Linnaeus) maschio ha una livrea completamente nera e il becco giallo, mentre la femmina è bruno-nerastra.
3) Un'altra versione racconta dei dispetti che il mese di Gennaio faceva alla merla, scatenando piogge. Il mese di gennaio era inizialmente di 28 giorni, per questo la merla per non patire il freddo del mese che le faceva i dispetti decise di fare scorta di provviste e non lasciare il nido per quei giorni. Così gennaio prolungò la sua durata di altre tre giorni, "i giorni della merla" (29, 30 e 31), per poter scatenare la sua ira contro la merla con pioggia, neve e venti gelidi per far crollare le temperature. Quindi la merla cercò rifugio in un comignolo per tre giorni. Alla fine della tempesta le sue piume avevano variato il colore, la merla era diventata bruno-nerasta o nera a causa della cenere.
4) Un'altra leggenda popolare, mantiene la funzione perdendo la sua caratterizzazione e i connotati del paganesimo. I "giorni della merla" sono indicati per le previsioni del tempo a lungo termine. Se infatti in quei tre giorni le temperature sono miti, allora significa che l'inverno durerà ancora a lungo. Se invece farà molto freddo, allora l'inverno sta per finire e la primavera non tarderà ad arrivare. Questo ai romani indicava l'arrivo di Persefone e quindi la gioia di Demetra che faceva sbocciare la primavera. [...]
Fonte Wikipedia