Scritto da © Antonella Iuril... - Dom, 23/12/2012 - 08:57
“Jorge, dico. In quel viso devastato dall’odio per la filosofia, ho visto per la prima volta il ritratto dell’Anticristo, che non viene dalla tribù di Giuda, come vogliono i suoi annunciatori, né da un paese lontano. L’anticristo può nascere dalla stessa pietà, dall’eccessivo amor di Dio o della verità, come l’eretico nasce dal santo e l’indemoniato dal veggente. Temi, Adso, i profeti e coloro disposti a morire per la verità, ché di solito fan morire moltissimi con loro, spesso prima di loro, talvolta al posto loro. Jorge ha compiuto un’opera diabolica perché amava in modo così lubrico la verità da osare tutto pur di distruggere la menzogna. Jorge temeva il secondo libro di Aristotele perché esso forse insegnava davvero a deformare il volto di ogni verità, affinché non diventassimo schiavi dei nostri fantasmi. Forse il compito di chi ama gli uomini è far ridere della verità, far ridere la verità, perché l’unica verità è imparare a liberarci dalla passione insana per la verità.”
Umberto Eco, da Il nome della Rosa, Milano, 1980