Scritto da © maria teresa morry - Ven, 16/11/2012 - 13:23
Ingredienti del nuovo “ poeta maledetto” : oggi, con buona pace dei Grandi Francesi che si meritarono il titolo,furoreggia nel web un certo stile poetico che ha un solo e unico scopo: quello di sembrare anticonvenzionale ad oltranza , di “ rottura” e corrosivo al massimo.Il messaggio è chiaro : solo il nuovo poeta maledetto può sentire e soffrire, come lui sente e soffre, tutti gli altri - poveri borghesucci conformisti- vivono dei soliti archetipi sentimentali… Sono ancora fermi al tramonto, alle pene d’amore, al mare, alla rotondità del sentimento etc… Il nuovo poeta maledetto, nella sua cinica sofferenza esistenziale che farebbe impallidire Cèline o un Lou Reed prima maniera,parla di albe grigie urbane e bassifondi, gabinetti delle stazioni, amori avvelenati e scopate, esistenza senza scopo,soprattutto detesta Dio e si compiace spesso di aggredirlo in versi, simboli religiosi compresi,come se da questi gliene derivasse una grande sofferenza o un personale insulto.Se non fosse il piccolo particolare che il nuovo “ poeta maledetto “ nemmeno mai entra in una chiesa, e men che meno soffre di conflitti religiosi.L’argomento gli serve solo per atteggiarsi,indossarlo come un cappello à la mode.Vero è che assai spesso il cantore “ maledetto” è nella vita reale un ottimo impiegato,forse un buon insegnante, un lavoratore a tempo indeterminato, o uno studente universitario fuori corso, un soggetto “ regular” insomma e pure normolineo.Un personaggio che darebbe davvero “ oro” , come diciamo dalle nostre parti, per avere il coraggio di vivere,anche solo in minima parte, quello che va declamando nei suoi versi e che, nella vita reale,schiva come appestati i rari ed eccezionali " maledetti" che davvero incontra.Insomma trattasi di un vero ipocrita, nel senso greco classico del termine.