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Riflessioni matematiche: Molecole di stronzi

Fanculo! “Fuckin'aff”. Ecco, io lo ricordo così 'sto suono.

Dentro e fuori, che va a farti fottere mi era sempre parso riduttivo: ricorrere ad un altro. Perché ad un altro?

Fottiti, invece, non ha necessità di "altro": chiunque ti abbia posto di fronte il/al problema, un terzo o tu stesso, quella è la soluzione: l'unica che può darsi.

Funziona anche nella geometria non euclidea: quella dei solidi. Della parabola, dell'ellisse, dell'iperbole, delle coniche.

Non obiettatemi la diversità di genere, difatti le femmine il pene lo hanno mantenuto, pure se al giorno d'oggi ridotto ai quasi minimi termini.

Funziona ugualmente, comunque, come sappiamo bene. E, questo, nel rispetto del primo teorema, il generale, l'Uno: che modificando le proporzioni, la funzione non varia.

Poi possiamo andare su quelli di Talete, Pitagora, Euclide, Ipparco, e, via via Archimede per finire con quelli dei moderni, dei premi Nobel contemporanei, ma il punto, per carità non il G, ma il P, non cambia.

Rimane indistinguibile ed invariabile.

Detto in termini non matematici, saremmo tutti, chi più, chi meno, dentro il piano o fuori, molecole di stronzi.

Piesse: Nemmeno è una distorsione, semmai ve ne venisse idea.

 

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