Scritto da © Antonella Iuril... - Mar, 03/01/2012 - 19:31
"Tutto quello che mi serve sapere l'ho imparato all'asilo. La gran parte di ciò che veramente mi serve sapere su come vivere, cosa fare e in che modo comportarmi l'ho imparata all'asilo. La saggezza non si trova al vertice delle classi superiori, bensì nei castelli di sabbia del giardino dell'infanzia e questo è quanto:
"Tutto quello che mi serve sapere l'ho imparato all'asilo. La gran parte di ciò che veramente mi serve sapere su come vivere, cosa fare e in che modo comportarmi l'ho imparata all'asilo. La saggezza non si trova al vertice delle classi superiori, bensì nei castelli di sabbia del giardino dell'infanzia e questo è quanto:
* Dividere tutto con gli altri.
* Giocare correttamente.
* Non fare male alla gente.
* Rimettere le cose al posto.
* Sistemare il disordine.
* Non prendere ciò che non è mio.
* Dire che mi dispiace quando faccio del male a qualcuno.
* Lavarmi le mani prima di mangiare.
* I biscotti caldi e il latte freddo fanno bene.
* Condurre una vita equilibrata: imparare qualcosa, pensare un po' e disegnare, dipingere, cantare, ballare, suonare e lavorare un tanto al giorno.
* Fare un riposino ogni pomeriggio.
* Nel mondo, badare al traffico, tenersi per mano e stare vicino agli altri.
* Essere consapevole della bellezza: ricordarmi del seme nel vaso: che radici scendono e la pianta sale; nessuno sa veramente come e perché, ma tutti noi siamo così.
* I pesci rossi, i criceti, i topolini bianchi e persino il seme nel suo recipiente: tutti muoiono e noi pure.
* Non dimenticare, infine che la prima parola che ho imparatoe la più importante di tutte è :
* Giocare correttamente.
* Non fare male alla gente.
* Rimettere le cose al posto.
* Sistemare il disordine.
* Non prendere ciò che non è mio.
* Dire che mi dispiace quando faccio del male a qualcuno.
* Lavarmi le mani prima di mangiare.
* I biscotti caldi e il latte freddo fanno bene.
* Condurre una vita equilibrata: imparare qualcosa, pensare un po' e disegnare, dipingere, cantare, ballare, suonare e lavorare un tanto al giorno.
* Fare un riposino ogni pomeriggio.
* Nel mondo, badare al traffico, tenersi per mano e stare vicino agli altri.
* Essere consapevole della bellezza: ricordarmi del seme nel vaso: che radici scendono e la pianta sale; nessuno sa veramente come e perché, ma tutti noi siamo così.
* I pesci rossi, i criceti, i topolini bianchi e persino il seme nel suo recipiente: tutti muoiono e noi pure.
* Non dimenticare, infine che la prima parola che ho imparatoe la più importante di tutte è :
guardare.
Tutto quello che mi serve sapere sta lì, da qualche parte: le regole Auree, l'amore, l'igiene alimentare, l'ecologia, la politica e il vivere assennatamente."
Robert Fulghum
Basta scegliere uno qualsiasi tra questi precetti, elaborarlo in termini adulti e sofisticati e applicarlo alla famiglia, al lavoro, al governo, o al mondo in generale, e si dimostrerà vero, chiaro e incrollabile.
Pensate a quanto il mondo sarebbe migliore, se noi tutti prendessimo latte e biscotti ogni pomeriggio alle tre e ci mettessimo poi sotto le coperte per un pisolino, o se tutti i governi si attenessero al principio basilare di rimettere ogni cosa dove l'hanno trovata e di ripulire il proprio disordine. Rimane comunque vero a tutte le età che quando si va in giro per il mondo, è sempre meglio tenersi per mano e rimanere uniti.
Dopo quindici anni riappare edito da Sperling& Kupfer, il libro di Robert Fulghum: "Tutto quello che so l'ho imparato all'asilo". E' arricchito di nuovi spunti di riflessione sulla vita ed è un tenero libro che fa sorridere e sperare. Già quindici anni fa era delizioso.
testo e immagine A.I.D.
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