Scritto da © Antonella Iuril... - Sab, 21/01/2012 - 10:38
Esiste una conoscenza che toglie peso e portata a quello che si fa e per la quale tutto è privo di fondamento tranne essa medesima.
Pura al punto di aborrire perfino l’idea di oggetto, traduce quel sapere estremo secondo il quale fare o non fare un atto è la stessa cosa, e a cui si associa una soddisfazione altrettanto estrema: il poter ripetere, a ogni incontro,che nessuno dei gesti da noi compiuti merita la nostra adesione, che niente è avvalorato da una qualche traccia di sostanza, che la “realtà” è dell’ordine dell’insensato
Una tale conoscenza meriterebbe di essere definita postuma: opera infatti come se chi conoscesse fosse vivo e non vivo, essere e memoria di essere. “E’ già passato” dice costui di tutto ciò che compie, nell’istante stesso dell’atto, che viene così destituito per sempre di presente.
Emil Cioran – L’inconveniente di essere nati
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