Scritto da © Giuseppina Iannello - Dom, 10/06/2012 - 14:42
Oggi, 10 giugno 2012,
Affinché nulla si tralasci di quanto avviene nella città "dei tranquilli";
che per essere tale, riserva tutte le sventure all'Emilia, Finale, Brindisi... e, chi ne ha... più ne metta...
sento il dovere di fare una domanda ai conterranei residenti:
dove eravate ieri?
E non dite: "non so". Sarebbe fuori luogo. Vi ho sentiti: indifesi, senza colpa... Ed ognuno per sé... Come se niente fosse... Come se al ciel, mutevole fuggisse, il canto acerbo e l'oneroso impegno. E ben sapete, che non mi son mai fatta indietro, nel denunciare tutte le schifezze, che sono avvenute, perpetrandosi.
È venuto il momento, poiché indecorosamente, i quotidiani locali,
inneggiano all'ecoparade, di riferire, quanto è accaduto:
la mia casa ha tremato. E la vostra? Non si dicano fandonie, ché non è il caso.
Ma, forse la mia domanda è "fuori luogo": avete porte e finestre blindate?
Riporto, quanto segue: erano, pressapoco le ore 19:
ho udito un cicaleggio, molto strano, inframezzato da rulli di tamburi.
Poi, un fragore assordante,
come di 2 masse di urto in collisione,
di una violenza tale, da non rientrare, in nessun'altra definizione che non sia quella di traumatologia demoniaca.
L'episodio, è tra più sconcertanti, che a memoria d'uomo si registrano, analogamente agli episodi precedenti: la telefonia spiata, i blackout delle reti televisive, l'inadempienza delle forze dell'ordine.