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Esposizione di Carlo Guarienti in occasione della 55 Biennale Internazionale d'Arte di Venezia-

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Sono gli ultimi  giorni utili per amminare i capolavori dello pittore, incisore e scultore Carlo Guarienti ( Treviso 1923) esposti in quella galleria di eccezione che è la Loggia  Foscara di Palazzo Ducale, a Venezia,  con affaccio su Piazza San Marco e sul bacino. Due bellezze, non si sa quale guardare. L'autore, di fama internazionale, viene ospitato in tale loco in occasione della 55a Biennale internazionale d'Arte. Le sue opere sono collocate in loggia con ampio respiro e spazio, per cui è comodissimo al visitatore ammirarle da ogni punto di vista. Guarienti, che ha iniziato il suo lavoro artistico sin dal 1953,  è noto all'estero oltre che in Italia,  viene considerato a buon diritto un innovatore e maestro dell'arte del Novecento.  Colpiscono  moltissimo le sue sculture in bronzo, in particolare finissime testine femminili, che sembrano sbocciare dalla materia e cui Guarienti dona l'ornamento di capigliature composte, che mi hanno ricordato le acconciature delle donne  dell'età classica. Bellissima e inquietante è la statua de " Il viandante" , rappresentata soltanto da un bastone  che regge un mezzo  corpo, spalle, collo e testa di un  uomo in bronzo, con uno sguardo emblematico che guarda a lato di sè. Spesso in Guarienti  il bronzo è lavorato in guisa che  si tratti di materia tratta dal mare, tormentata  dall'attacco della salsedine e dei minuscoli  organismi  marini. Egualmente potenti le figure mitologiche dei centauri e dei  tori, con grande scatto dei muscoli, e spesso soltanto abbozzate nelle linee. Di grande impatto emotivo, poi, le teste e i busti  in tecnica  mista, in cui l'Artista usa  infiggere chiodi arrugginiti al posto dei capelli. L'opera di Guarienti a me è sembrata pervasa di un senso di sofferenza della condizione umana, una sofferenza  innata e non emendabile. Tra i quadri, ricordo alcune visioni di Venezia  ( Tempesta in Laguna, La chiesa della Salute)  sfumatissime ed irreali, tra la nebbia ed il  sogno. Raccomando vivamente , a chi abbia interesse, di andare a visitare questa ricca mostra, capace di suscitare in  noi un  forte senso metefisico. Essa  è aperta  sino al 30 settembre prossimo,  ingresso gratuito.

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