Scritto da © Anonimo - Lun, 16/04/2012 - 11:46
a forza di restare invisibili ci si autoconvince che qualunque propria richiesta sia inopportuna, che le note di egoismo siano puro male e comunque, in ogni caso venga prima il prossimo.
poi un bel giorno, arriva una persona che ti guarda dentro e senza dire ne ah ne bah ti ribalta l'abisso e lo fa uscire come un guanto di coniglio scuoiato.
e con dolore e tanto tanto senso di colpa scopri che non puoi fare finta d'essere invisibile, soprattutto a te stessa e ti martelli di nuovo le dita per la colpa di esserti trascurata.
allora provi, agisci pensando a te, e tutto il mondo, noto e non, ti urla e piange e strepita
- non puoi! tu devi pensare a ME, al prossimo! non puoi, tu non sei nessuno! sei una nullità! NON SAI VIVERE!-
e con estrema calma scegli l'unica via possibile: ritiri i remi in barca e vai alla deriva.