Scritto da © maria teresa morry - Lun, 15/10/2012 - 12:22
Oggi è la commemorazione di Santa Teresa d’ Avila (1515) , grande mistica spagnola, patrona anche degli scrittori, riconosciuta dottore della Chiesa da Paolo VI nel 1970.
Di famiglia nobile , entrò ragazza, per sua volontà , in convento e contro i desiderata del padre. Ebbe una conversione molto tardiva e sofferta - benchè vivesse una vita monastica - di cui ha lasciato una viva testimonianza scritta. Un travaglio che può essere interessante conoscere anche al dì d'oggi.
Fondatrice dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi, questa Santa, dicono di bell'aspetto e dalla personalità molto spiccata e combattiva, ebbe anche a confrontarsi - e duramente- con quello che oggi chiameremmo il Potere, sia civile che ecclesiastico. Scrisse moltissimo e tra le sue opere vale ricordare L’Epistolario e " Il Castello Interiore" che tratta della sua esperienza di intensa ricerca e rapporto con Dio.
Mi piace ricordare questa sua frase, che sottolinea come ella intendesse l'orazione, in cui Gesù è visto e vissuto come " un amico".
La preghiera non è qualcosa di statico, è un'amicizia che implica uno sviluppo e spinge a una trasformazione, a una somiglianza sempre più forte con l'amico. |
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