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agorà

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Pensiero della notte

Noi, che consumiamo le feste
come buonissimi pasticcini,
possiamo sempre ricordarne il sapore...

 

diavoletti

scantinati difettosi,/ come tenebre notturne,/ le tue pupille dilatate al mondo,/ sfregiano contrasti dissoluti/ e morbidi rintocchi a festa,/dispettosi come diavoletti incorniciati di spalle.

non invano

son foglie di carte, e primule incandescenti che seguono il corso loro, adagiate sulle vetturine in stile antico, che usavamo per solcare il cielo le notti di luna piena, se restassi stritolata dalle inferriate fiorate che si sporgono dinnanzi, osservare il corso distratto di passanti bigi e curvi, avrò almeno vissuto il tempo meno invano.

maestri

diffida dei maestri dell'arte oratoria, all'incrocio dei cieli han sempre pronta l'arma finale, e non è mai la più piacevole (oltre che inattesa)

Arriva la notte

Little Dreamer- foto  di A. Iurilli Duhamel
Notte, l'amata.
Notte, quando le parole svaniscono e le cose prendono vita.
Quando la distruttiva analisi del giorno è conclusa
E quanto è veramente importante diviene nuovamente intero
sonoro.
Quando l'uomo ricuce il suo Sè frammentato e cresce con la calma dell'albero.

la morte dopo la morte

in pieno clima invernale, sotto le feste natalizie, nemmeno troppo freddo, mi reco a far visita al camposanto, per portare due parole di conforto ai miei nonni e a qualche parente scomparso anzitempo.

nemici? no, please, falsi amici

Se giudicassimo gli altri con lo stesso metro con cui siamo soliti giudicare noi stessi, voglio dire con la stessa indulgenza, non avremmo nemici, avremmo falsi amici.

Ecco Natale...e tu dove sei?

Un natale di stelle

Di questo Natale forse non resterà niente,non abbiamo più il cuore semplice dei pastori, ma quando nella notte alzo gli occhi al cielo, e sopra di me brillano migliaia di stelle, divento anch'io pastore della mia vita ,di questa poesia che come tante poesie, brilla nel cielo dei cuori ,e apro le mani verso chi cerca l'amore senza guardare le stelle.

Alberi di Natale- Una circolare natalizia

Valore di A.Iurilli Duhamel
Si era chiusa in se stessa la città e la campagna infine lasciava alla campagna;
quando tra turbini di neve che non attacca e turbini di foglie ancora non a terra.

Fermò la macchina nel nostro cortile un forestiero che sembrava cittadino

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