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Duet

Ti chiederanno cosa,
come, quando, quanto
mi è mancato.
 
Digli l'amore
       poich

Dimmi dov'è ?

l'ischis

non beste  naschida
chi  non t'ammentada sa vida,
cando cala su lentore
dae su ponte  ti vio,
mi vrimmo,
non bes nudda

Peace

Drift in sorrow
I split my chase
definitely to wings upon the stage
Draft pain above the pace
in the past sings the whole
spot of all the things
in which
I spell
my own cheers.
 
 
Trad:
 
Nel movimento della tristezza

Sul ciglio di una mano

Accogli sul ciglio di una mano
 le pietre che sfuggono
negli spazi
tra le dita
Tu guardi.
Da vicino.
partecipi di un moto silenzioso
e fatichi,
come di parola appesa
sulle onde
di un lastrico pungente.

Gerard Manley Hopkins - Pied Beauty

Il grido di una mano

Di un grido parla una mano

qui
nell' imbandir conoscenza di altrui
deviazioni incipriate
Non vorrei per il dolore
diventar come quell'albero
e aggrapparmi
e spingere
negli antri della terra
pur se dicono esservi rimedio.
Come può un mondo
mandarmi a colori
e distrarmi mentre dormo
se non ho altro che
quella linea che il sole incide
su quel prato azzurro di sirene.
Che mi risucchia nel buio
come grigio
...(?)...
Vengo nel pozzo delle mie braccia
a reclamar difese
E potrei chiedere appoggio
a quegli scogli
poi sentirmi in sospenso
scalfirmi nell'acqua
seguire le ombre del profondo
 al mio riparo
su quella rigida seduta
a difender la paura
che intanto dentro sfugge.

Illusions

Scordata. Una corda spezzata, recisa. Ecco, una chitarra rauca che sprigiona il suo verso stridente e l'aria viene ad attutirne la melodia. Non sono una musicista, un' abile strumentista, ma accordo continuamente i fili del mio strumento che tutte le voci racchiude e conserva nella cassa del petto. Le parole non bastano a rendere i miei sogni eterni, a cesellarli come perle virginee e la paura della contaminazione è tanta. Una musica dolce,o anche, perche no, violenta reinventa e solca gli spazi...e culla i miei desideri nell' impalpabile senso delle cose. L'intorno si fa di pane e poi anche acqua...scivolano le mie speranze cavalcandone le onde e abbandonando piccole briciole che si sciolgono lungo il viaggio. Sono le rimanenza dei giorni a sprofondare negli abissi e a consumare la stazza delle mie illusioni. Ogni alba perdona il logoramento e mi chiude nello scudo del coraggio; con il fare di una pupazza in preda alla follia estraggo la mia spada per schivare altre ferite. Il tempo è mio nemico e schiera altri tramonti, e altre albe volge alla resa. Non finisce qui il gioco! Sento il sangue che muta direzione nelle vene e sale nel mio cuore a cucire il dolore. Quello che sento e che provo è ciò che più mi sfugge. Un sole che da lontano mi carezza , ma che forte scalda il cuore. Non so quanto dista,i miei sensi non ne conoscono la misura e inutile sarebbe contare i passi. Non sono qui con me. Le  emozioni mi confondono la pelle,quasi impercettibile l' odore. Una cosa sola c' è, una domanda che pulsa nelle tempie, un segreto da svelare.
Io e le mie notti perenni ancora, qui, con me, nel sonno.
 

Il disfacente

Il disfacente riprovevole malanno
mi sbaglierei
tra frange di lenzuoli divelti
 
In letto giace la morte intonsa che
non rapina non disface
non muore.
 
Da ponente amorosamente fallace
si accoda la mente scoperta
 
Dì al sapore di queste mani
che tocchi vengono ai pensieri scaduti
nel fosco rimanersi a fogli rimboccati.
Non sa che prendermi di voglia
."coast to coast".
l'espressa modica follia.
Scriverti e ancora
lontano da buio.
 

Ingres-so

ingres
 che ne sarà allora
di questa fanciulla dal lungo collo
e del panneggio della sua veste
le pieghe perfette nell'alternarsi di ombre e luci
 
 
e quelle candele
che avranno illuminato la scena
da un qualche altrove
 
 
e che ne sarà di me che la guardo
e ammiro la perfezione del gesto
- che ci sarà pur stato
 
[bisogna ricordarsi di morire]
 

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