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amore

Guardala

Annegare,
profondi i pensieri di una sconosciuta
che allevia il suo dolore. Sorrisi falsi.
 
La strada grigia,
brilla di ipocrisia agli occhi di un carro lento.
Un piccolo corpo perplesso
cerca l’aria smarrita,

Vorrei fosse un incubo...

La chiameresti tristezza
quella sensazione che toglie i colori
ti fa sentire sull'orlo di un baratro
dove basterebbe solo mezzo passo
per precipitare dal crinale della Vita?
 
Io lo chiamo dolore,
momento in cui tutto ti crolla addosso
il tempo ti sfugge dalle mani

aspettar di te

Ho ancora un po’ di luce
prima che il ciel si chiuda
sopra la mia vita
e il respir si punti sulle labbra
di far uscire da dentro al core
l’unica parola che non può morire
che di ogni giorno porta
il mio aspettar di te
che hai un solo nome
amore.
 

siamo noi

Siamo noi
angeli solitari
incatenati al cielo
che camminiamo su questa terra
con passo leggero
e non possiamo innamorarci
Siamo noi
che non siamo angeli
ma guardiamo con l’anima
le stelle lontane
liberando al cielo
le storie d’amore
Siamo noi

Io

Carente e bisognosa d'affetto
con una profonda voglia di amare e di essere amata
con forte desiderio di respiro addosso
con bisognoso legame umano.
Vicini o lontani
in pace o in guerra
con dialogo tormentato e focoso
con oggetto passionale e lento
con tono ora pacato ora possente.
Sordo ai miei richiami

sogni

Nelle notti d’estate
ascolto la voce del mare
mentre lo scirocco
m’accarezza l’anima
ed è dolce il sognar di te
dove gli angeli
non hanno paradiso.

Smarrimento

Ruggito di mare

senza titolo

petali.jpg
Chi è che non ha mai pianto
lacrime amare
per amore che brucia
come fuoco nel vento...
Siamo petali incerti,
fiori sbocciati
su sentieri di ghiaccio
dentro boschi incantati.
Coloriamo l'inverno
le sue grigie pareti
che han sapore di sale

senza conoscerci

Si cammina
con passo diverso
in questa vita
ognuno nel suo orizzonte
Senza conoscerci
viviamo vicini
diventando impotenti e smarriti
quando ci assale il cuore
quel ti voglio bene
inaspettato e mai cercato.
 

L'anima gemella

Dov'eri mentre ti chiamavo
e la mia voce dentro
si rompeva sul limitar dell'ugola
smorzata da un singhiozzo?
Non c'eri eppure ti sapevo
errante come me alla mia ricerca
anima in vetrina
dentro a letti sbagliati e tristi feste.
Non conoscevo te, che aspetto avevi
e già mi domandavo che facevi

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