Il verso della credenza | Poesia | Anonimo | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

Login/Registrati

Commenti

Sostieni il sito

iscrizioni
 
 

Nuovi Autori

  • Gloria Fiorani
  • Antonio Spagnuolo
  • Gianluca Ceccato
  • Mariagrazia
  • Domenico Puleo

Il verso della credenza

22 - 23 - 24
 
Si alzò, le gambe in giorni ancora a farsi
settimane, poi mesi, di tutti gli anni da cui veniva.
Passò in rassegna gonne e tacchi, vide
la luna d’improvviso e si schiarì.
Così cadevano quegli attimi a ragione
per un motivo d’ansia fatti incudine
perdeva cose da ogni immagine di sé
come si perde un cane senza fiuto.
 
Poi ricadde giù. Da un lato furia, dall’altro neve.
Si sciolse piano la fortuna. Senza spostarsi molto
fuggì da lui. Verso le sei, dopo fu troppo tardi
per riprenderla. Eppure a quell’ora avanti notte
si formano le coppie in cammino. Quelle che
vanno pari pari ai quasi figli, ai tanti ostelli
in radura o sotto i ponti.
 
Quindi lui, in piedi per stanchezza al soggetto
mai venuto, finì nei passi trascinati
sulle orme dell’altrove. Chiuse l’occhio rossofuoco
del tramonto e si svegliò per certo
ciondolando il cuore. “tra tanta gente corta,” approvandosi,
“comunque può trovarsi almeno il sole.”
 


25 - 26 - 27
 
Frenato il rotolio del mondo a un solo giro
la vicenda del chiaroscuro si racconta
nella stasi delle pretese: mai troppo l’uno
mai tanto solo di stelle. Le ciglia ad arco delle fontane
smettono sempre a pelo d’acqua
e lui era, guardando, il marmo levigato e consunto.
Non si potè scuotere, ma mosse un braccio
per il fresco e l’aria riprese a circolare
passando per un vento.
 
Poi si avviò alle riviste. I titoli, le urla fatte inchiostro,
gli spiccioli del costo, il resto e la lettura.
La meraviglia in pagina, l’orlo del sapere
il fruibile, l’incerto, la cernita del gossip,
la mela avversa al morso, il dio dei lumi,
suo padre, il figlio mai avuto, quello che non avrebbe
dato al giorno fatto, la pistola e l’arco.
In un saluto ebbe tutto il possibile accadere
che non sarebbe stato.
 
“Un uomo vorrei sentirmi,” girò a sé, “ancora
come una ripida salita. Magari gamba flessa
su per gradi, oppure scudo autarchico all’affondo
di un dolore. Magari fossi l’ombra
di una freccia in tiro o solo punta. Però sarei,
ma ancora tremo e non scocca.”


NdA: è un lavoro in itinere, se Manu mi concedesse un foglio, un post-it, un angolo e una sedia lo posterei tutto qui... ma non voglio abusare, così mi piacerebbe conoscere il Vs. parere a frammenti. In alternativa, lo si può trovare presso www.ferdigiordano/blogspot.com
Aggrazzie.
Piess: nei vostri blog, mettete sempre il link a Rosso (non so se io l'ho messo...).

Cerca nel sito

Cerca per...

Sono con noi

Ci sono attualmente 5 utenti e 4953 visitatori collegati.

Utenti on-line

  • ferry
  • Ardoval
  • Antonio.T.
  • Il Folletto
  • Francesco Andre...