Tanti auguri... | Post comici, demenziali, ludicomaniacali | Franco Pucci | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

Login/Registrati

Commenti

Sostieni il sito

iscrizioni
 
 

Nuovi Autori

  • Gloria Fiorani
  • Antonio Spagnuolo
  • Gianluca Ceccato
  • Mariagrazia
  • Domenico Puleo

Tanti auguri...

Ho deciso, fra tre anni smetto di scrivere. Come? Sì, avete capito bene, fra tre anni smetto di scrivere e ricomincio a dipingere. Franco, non dire cazzate…E’ andata così, stanotte, in una delle mie ricorrenti “crisi mistiche” che periodicamente mi si affacciano con l’immanenza del mio compleanno, nella più grande confusione mentale, alla ricerca di qualcosa di nuovo di sfizioso che mi sollevasse dalla depressione glicemica di una vecchiaia arrembante, ho stretto un patto scellerato con le mie mani. Avete capito bene, sì, le mie mani. Mentre l’anima ansimava nella risalita verso postazioni più amene e i pensieri erano in stand-by (pericolosissima situazione, foriera di cazzate gigantesche), le mani hanno cominciato a dare segni di diverso e fino allora sconosciuto nervosismo. Voi mi conoscete, sapete che la notte per me è l’altra dimensione, il luogo dove tutto è possibile e tutto può accadere. Difatti non mi sono stupito quando ho sentito una voce provenire dal dito indice della mano destra…
 
“E’ il tuo compleanno, sono sessantasette primavere, per quanto tempo pensi di andare avanti così?” Io di rimando, abbastanza seccato: “Perché, cosa c’è che non va? Cosa avete da lamentare?” E il dito con voce alterata “Siamo stufi di frantumarci le ossa quando tu picchietti in modo maldestro sui tasti” Stavo perdendo la pazienza: “E allora? Se non vi sta bene potete sempre rifiutarvi di obbedire, vediamo un po’”… “Ascoltami, non fare così – riprese il dito - troviamo una mediazione…tu smetti di fracassarci le palle con la tua nuova mania di scribacchino ed io ti prometto che convincerò i miei fratelli a ritornare quelli di una volta, precisi, obbedienti ai tuoi comandi e alla matita, ai pennelli, che ne dici?”
 
Lì per lì più che una proposta mi sembrò la classica presa per i fondelli ma, ragionando su i pro e i contro, chiesi tempo per accertarmi della sua effettiva serietà e buona fede.
“Va bene, dissi, ne riparliamo fra tre anni, quando i lustri avranno generato un numero pari, preciso, definitivo. Allora, e solo allora, smetterò di scrivere e tornerò a imbrattare tele e cartoni di segni dislessici e colori acidi come viaggi”. Il dito non rispose, ma credo abbia accettato la mia proposta, tant’è che sto scrivendo di questa strana conversazione senza aver trovato finora alcun intralcio o trappola nascosta tra un tasto e l’altro. Così in virtù di un patto scellerato, ho consegnato alla volontà delle mie mani il mio destino da qui a tre anni (ma non ho firmato nessun accordo, verba volant…)
 
Ssst. non fatelo sapere al mio dito indice, le mani, quando si incazzano, sanno essere molto, ma molto vendicative. Nel frattempo tanti auguri, Franco!
 
 

Cerca nel sito

Cerca per...

Sono con noi

Ci sono attualmente 1 utente e 7516 visitatori collegati.

Utenti on-line

  • Il Folletto