Scritto da © liliana prestig... - Ven, 25/05/2012 - 21:37
Ora che le tue spalle curvano come il mio sguardo
che si posa
altrove
forse mi riconosci
non sono medicina e non ci salva
quella timida carezza
come una mano di mimose al vento
fosti la piega di lenzuola troppo bianche
un ciclamino stampato sulla gonna
e di quel giorno che girammo tra le righe
mi rimane un cero
un fonte dove abbevero la pena
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