Selezione di veline

Sul giornale locale di un paese
che non so c’è una inserzione
che mette tutti in agitazione.
“Cercasi veline, brune, bionde,
rosse ed anche bruttine.”
Tutto il cortile e pure il fienile
si riempie di aspiranti,
tutte si sono fatte avanti.
Si devono preparare
e farsi belle devono incominciare.
La Marta va subito dalla sarta
perché un bel vestito si vuol fare
e più piume vuole sfoggiare.
L’Adriana è stonata come una campana
ma vuole cantare e comincia a gorgheggiare.
C’è quella che vuol ballare
e nelle piroette deve brillare.
C’è un gran via vai
e incominciano i guai.
Le galline “coccodè” vogliono fare un trio
ma non sanno cantare
e non possono più partecipare.
La Clotilde con un manto rosso
zampetta a più non posso.
La Maria Rosa si è dipinta la cresta di rosa.
C’è una grande confusione
e non sanno da che parte cominciare.
Non c’è organizzazione,
manca il presentatore,
l’orchestra è maldestra.
La gatta Nerina non fa parte della giuria
e con furia se ne va via.
Germano, il gallo romano,
prende la situazione in mano.
Le fa sfilare, un po’ cantare e anche ballare,
ma niente sanno fare
e a casa le vuol mandare
“Care galline non siete pronte per fare le veline,
dovete studiare e fra un anno ritornare”.
Le galline sono contente
anche se non hanno vinto niente
La Marta fa un salto dalla sarta,
non vuole più il vestito di carta.
Le galline “coccodè” vanno a prendere un caffè,
brontolando e un po’ cantando.
La Maria Rosa ha cambiato idea
e vuole andare in sposa.
Germano, il gallo romano, scuote le spalle
e si mette in gramaglie.
Nessun riferimento alle veline.
Son brave a carine.