Scritto da © liliana prestig... - Lun, 07/05/2012 - 23:04
La sera della festa
ancora ti rivedo
avevi gli occhi scalzi
e in petto
una primizia di stagione
ridevi forte
il sesso eretto come un faro avverso la tempesta
accomodavi sogni
in vista di un riparo
ti dissi: ho fianchi che catturano
il verso imprevedibile dei venti
e spalle d'altopiano
ma eri solo un ciuffo di ginestre e io
una primavera docile
ora vai
come un treno a uno scambio di binari e dici
non importa
una mano alla visiera che ti affligge
l'altra in un pugno
di parole nuove.
»
- Blog di liliana prestigiacomo
- 1618 letture