Ricordo della pioggia
lo sgocciolare muto su cornici laccate a fresco
e il mio viso liscio poggiato al vetro
come ad ascoltare l'odore del bianco montarmi dentro
Poi guardare e riguardare ogni gonfiore dell'acqua
cadere fra quel fischiettio impaziente di mio padre
e un pensiero cielo tutto mio,
- fiorito da tasche dove le mani sudavano rabbia -
La gonna jeans appena sopra il ginocchio
mi scopriva le gambe pronte a scagliarsi contro il primo gradino sbeccato
E quando tutto quel bagnato si spostava un poco più in là
era il mio chiodo arrugginito a rincorrere l'aria nuda di certi balconi d'aprile
Così come oggi qui, dove tutto pare pronto
fra un diluvio passato ai tombini di Roma,
una cintura rossa slacciata a festa
e un ottantadue colmo da prendere al volo
Esco
senza ombrello, sì
ho dita palmate per non affogare
Tutte da passare fra un biondo fradicio
e un bacio bevuto dal viso più in là
Sembrava mi cercasse, sembrava
- Blog di selly
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