Scritto da © Hanna - Gio, 21/02/2013 - 10:01
Sono un contrasto innaturale.
Una camicia seduta
sul bordo di un’asola
aspettando un bottone che passi.
Una tasca bacata
o meglio bucata
perdendo più soldi
che briciole di pane.
Una scarpa scollata
saltando sotto il sole
per non bagnarne il contenuto.
Sono un contrasto naturale.
Le mie mani si attorcigliano
al collo fingendo di
proteggere la gola.
Le mie orecchie si insultano
ignorando la mediazione
del cervello.
Perfino i miei occhi litigano
e l’iride non si separa più
dalla pupilla lottando
per chi diventa più
nera a suon di cazzotti.
Sono un contrasto disordinato.
L’ombra che si è fermata
sotto un salice al vento
aspettando di essere ritrovata
e ricucita direttamente
alle mie ossa.
Hanna
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