Scritto da © selly - Lun, 02/07/2012 - 18:35
in attimi di meraviglia che baciano il cuore
Era un pensiero a mezza luna,
una fabbrica di vai-e-vieni
una fabbrica di vai-e-vieni
levigati senza riserve
Poi diceva dei morsi dentro,
quelli che allo scadere delle vie, curvano e non finiscono
E in quel preciso momento sapeva di dover frenare
prendere gli imbocchi come stagioni ancora da cominciare,
ribaltare le sillabe alle parole e farne creta
Mescolanze di righe, di grigi ai verdi
di albe e stringhe da appendere all'aria dopo che il giorno muore
(e c'era, all'angolo della notte, il Poeta fatto uomo
che sapeva di respiri e terre ancora da scavare,
di tenerezze rilegate e modi bruschi da arrivarti al ventre)
Così sono rimasta
Poi diceva dei morsi dentro,
quelli che allo scadere delle vie, curvano e non finiscono
E in quel preciso momento sapeva di dover frenare
prendere gli imbocchi come stagioni ancora da cominciare,
ribaltare le sillabe alle parole e farne creta
Mescolanze di righe, di grigi ai verdi
di albe e stringhe da appendere all'aria dopo che il giorno muore
(e c'era, all'angolo della notte, il Poeta fatto uomo
che sapeva di respiri e terre ancora da scavare,
di tenerezze rilegate e modi bruschi da arrivarti al ventre)
Così sono rimasta
Così, all'ombra di questo luglio secco e quieto
anche il sole si rigira dentro il corpo
anche il sole si rigira dentro il corpo
in attimi di meraviglia che baciano il cuore
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