Scritto da © ariele57 - Mar, 07/09/2010 - 20:29
nel dolce risveglio c'è
un brusco sentire
e si alza netto il contrasto
dei suoni, de tempo.
tutti hanno lingua
pochi orecchi.
e pensi, e senti,
che il vento si è adagiato
e ne rimpiangi il canto.
(causa rotolare di pietre smosse
il sentiero è fermo).
ma da ogni dove,
a volte frenetico,
a volte blando, giunge richiamo.
ogni volta
non c'è ostacolo.
io odo.
è il battito di un minuto
che vuole il suo spazio
prima di far fronte al contesto.
allora, come prima,
come dopo,come adesso,
mi metto
su piedi scalzi
i sandali del percorso assunto.
ora ridi, e dopo aver pianto dentro,
gorgoglio di fonte
tra il chiaro e l'oscuro vivi.
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