Scritto da © poetella - Ven, 12/11/2010 - 17:31
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Un uomo con un cappello di lana blu.
Col pon pon rosso.
Cammina oscillando come un pioppo al vento,
un giornale aperto in mano.
Bello steso. E legge.
Gli angoli svolazzano. Sembrano ali d’angelo.
O le sue ali, di povero diavolo arruffato.
Vogliono i soldi, dice,vogliono sempre i soldi.
Parla forte e cammina.
Parla forte. Un filosofo al suo pubblico numeroso,
solidale. Invisibile.
Attento alle sue rivelazioni.
La voce arrochita, la bocca spalancata e dentro
palazzi diroccati, nel buio.
Una città bombardata dalle bestemmie.
E il cielo azzurro sembra così lontano,
così straniero.
Sdraiato come un re annoiato e distratto.
Tra cielo e vita dura una coltre di umori evaporati.
Tra cielo e vita dura, evaporate esistenze.
Da ieri non piove più.
C’è nell’aria (senti?) l’ultimo ricordo umido
che asciuga al sole. Di Novembre.
Due ragazzini, zaini in spalla,
sfrecciano accanto all’uomo. Lo guardano,
lo sentono. Si guardano. Ridono.
Poi scappano via in un lampo.
Come la giovinezza. E la felicità.
…
…
…
(by poetella)
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