Scritto da © ariele57 - Dom, 31/10/2010 - 11:23
Si , chiamasi cosi
l'inizio,
o forse
quello c'era già.
E' solamente
il risveglio
di sensi assopiti.
Mi sento
come il filo che freme
ad un vento che solletica il volo.
Timore del risveglio da un sonno beato,
poi sento
che la veglia ed il sonno
hanno lo stesso battito.
Sei qua
e mi meraviglio del miracolo.
Non ho che piccole mani
per accoglierti,
ma tu avevi, riservato,
un posto nel mio cuore da sempre.
E s'allarga l'orizzonte.
E
nel dubbio di essere desta
mi lavo in questa fonte
e trasalgo.
Freme il ciglio
che non si trattiene
e nel luccicore di un dolce pianto
sei presente,
oggi,
qui
grande.
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