Scritto da © Ladybea48 - Ven, 29/10/2010 - 17:20
Masticavo litanie, sudore
e tormenti,
companatico dei poveri.
Bevevo il vino dell'ultima cena
e con lui condivo l'insalata,
seduto sotto la vite rinsecchita.
I suoi rami contorti
avviluppati al muro di calce bianca
disegnavano rughe profonde
come fosse il viso della mia donna.
Le sue fronde ormai del tutto perse
sibilavano e gemevano
al vento pungente.
Fantasmi degli anni perduti
avanzando mi danzavano
davanti agli occhi,
le guance bruciate dal fumo
si bagnavano di lacrime innocenti.
Magra consolazione la mia
avere per unica compagnia
soltanto la solitudine.
Masticavo litanie, sudore
e tormenti...
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