In prossimità dell’avvento di Halloween il ratto delle zucche si avvia a compiersi lasciando sul terreno semi come spermatozoi destinati a riprodursi per un nuovo, efferato, stolido avvenimento. Catturate sul fiore della loro giovinezza ed avvenenza le vergini zucche vengono offerte al colto e all’inclita come vittime sacrificali di un rito pagano da “jus primae noctis”.
Mondate, sfregiate, deflorate, svuotate dei loro semi, vengono infine sfregiate scavando sulla loro pelle ghigni satanici e ammiccamenti infernali. Lo scempio non si esaurisce qui. Nei loro ventri ormai vuoti di ogni seme e di ogni possibilità procreatrice, vengono innestate, come oscene protesi, lumi e luci di ogni tipo, sì che l’ammiccare tremulo della candela o la profferta oscena della luce elettrica possa compiere l’atto finale: l’adescamento e lo spavento degli improvvidi e masochisti festeggianti. Tutto ciò mi pare semplicemente osceno e barbaro. Mi chiedo: come mai trasmissioni televisive e talk show che vanno per la maggiore non si sono ancora occupate di questa strage e stupro di gruppo di innocenti vergini? Attendo con ansia una trasmissione riparatrice a “Porta a Porta” con Vespa indaffaratissimo mentre spiega la dinamica del “delitto della notte di Halloween” saltellando di fianco ad un enorme plastico di zucca. Il minimo sindacale per riparare a questo indegno silenzio dei media su un terribile fatto che sta sconvolgendo l’opinione pubblica. Per questo sto dalla parte delle zucche. Solo, mi chiedo, cosa diavolo avranno da ridere le poverette?
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