Scritto da © Bruno Amore - Mer, 20/10/2010 - 13:53
Forse c'è un altro mondo possibile
ma non può essere abitato da noi
non abbiamo vertebre abbastanza
per reggere il peso d'un sacrificio
grande a sufficienza per cambiare
questo andare scordando d'esserci
contare determinare il vero futuro.
Quasi potesse un campo d'erbe fiorito
in apparenza materialmente effimero
non assolvere la funzione riproduttiva
produrre pollini ancorché destinati
attraverso altro a fecondare un poi
senza pregiudicare la propria vita.
Temo non bastante la consapevolezza
dei più sensibili, permeabili esseri che
cantano dolore e preoccupazioni vere
che la pancia preme tanto allo sterno
più di quanto il cuore batta al costato.
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