Scritto da © john venarte - Ven, 08/10/2010 - 13:17
La piccola Rasha era un angelo biondo
Di quindici anni, con dolci bei sogni
Viveva la vita con gioia infinita
Viveva l’amore come il dono di un fiore
Scherzava, giocava nel nome del cuore
Del mondo, del male non aveva timore
Per tutti i suoi amici un bene profondo
Per tutti i suoi amici un sorriso giocondo.
Tra gli ulivi e i vigneti della sua terra
Le sue sembianze, spoglie e mortali, nel fango
E per cornice, adesso, solo rose di serra
Per colpa di un orco, per colpa di un porco
Non c’è indulgenza per questo stronzo
Non ci sarà cielo a render giustizia
Non ci sarà cielo per questa sconfinata mestizia
Aboliamo la misericordia, abolite il paradiso
Più nessuno ci ridarà il suo bel viso
Ma se c’è una cosa che và detta
E’ che Qualcuno faccia presto vendetta.
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