Tu che ingoi la vita, non la sputi
te ne vai in giro sola
per la città bagnata
a giocare con la carne
e con la porpora
e chiedi sigarette ai ragazzi
spezzando il filo che ci lega
tu che ingoi la vita, non la sputi
togli zucchero dai mille occhi degli amanti
e lo versi nel caffè ogni mattina,
ora che ti porti il peccato a tracolla
nella tua borsa
e con uno sguardo
regali proibizioni ai passanti
mentre cammini sola
nella città bagnata
chissà per dove
tu che sputi la noia, non la mastichi
scrivi a fuoco sui giorni
che la nostalgia ti fa schifo
e ti trucchi col mio sangue
per uscire
ti porti dietro quel sapore
di notte lunga e confusa
di birra quasi calda
e mascara nero,
fra i capelli
i segreti del giorno prima,
presentimenti fra le unghie
delle dita e sui seni
i segni di un martirio
ma te ne vai in giro sola
per la città impazzita
e ingoi la vita, non la sputi.
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