Scritto da © Fausto Raso - Lun, 10/06/2024 - 18:40
Mettiamo le mani avanti, come usa dire, perché siamo certi che saremo sbugiardati dai linguisti su quanto stiamo per scrivere. Ma siamo oltremodo sicuri della bontà della nostra tesi. Intendiamo parlare di un nome composto: cartapesta. Tutti i vocabolari, all’unisono, sostengono che si tratta di un nome composto di un sostantivo e di un verbo (carta e pestare). Chi scrive ritiene, invece, che si tratta di un nome composto di un sostantivo e di un aggettivo (pesto, anche se si può considerare un derivato del verbo pestare). La nostra tesi è suffragata dal fatto che non esistono nomi composti di un sostantivo e di una voce verbale, ma il contrario, i.e. un verbo più un sostantivo (scaldabagno, lavastoviglie, passaporto, parafango ecc.). Il plurale del sostantivo in oggetto, raro secondo alcuni vocabolari, sarà, pertanto, cartapeste, secondo la regola che… regola la formazione del plurale dei nomi composti di un sostantivo e di un aggettivo (piattaforma/piattaforme).
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