Scritto da © Lorenzo - Lun, 25/09/2023 - 18:46
“Non piangete la mia assenza,
sentitemi vicino e parlatemi ancora.
Io vi amerò dal cielo come vi ho amati sulla terra.”
Sant'Agostino
Le note allegre d'interrogazione
lorquando si portavano a lavagna,
gli alunni tuoi a invito rallegrante
e li invitavi alla dimostrazione,
tu iniziavi in detto d'allegria,
fondendo la fiducia a superare
l'angoscia di fallire quel quesito
e d'amore cantavi la canzone,
"parlami d'amore Mariù" dicevi.
Amore era per te il tuo lavoro,
di formule, equazioni e teoremi
e ai numeri apparivano le note
di pentagrammi in auge nel sessanta.
Amavi il tuo lavoro per portare
come dicevi "il pane alla famiglia",
non quello azzimo, ma quello dolce,
profumo del mandorlo a primavera,
una delle metafore che amavi,
capendo, infine, il senso di parole.
E mentre si cantava, la notizia
di tua mancanza a vita sulla terra
per riposare in Vita oltre la morte,
quel giorno che giammai dimentichiamo
novantaquattro il ventisei d'aprile,
ci manca la risata e il suo vocione,
gli sguardi che davano sicurezza,
sapeva tutto e rispondeva a tutto.
Ed era martedì quel giorno triste,
un'ora d'intervallo a second'ora
e non rientrasti più tra i tuoi alunni.
Il volto col sorriso, il tuo esserci,
sono insieme sempre per non perderci.
Lorenzo 25. 9. 23
Dedicata al Professore Michele dai suoi discepoli d'un tempo.
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