LA BELLA 'MBRIANA lucertola portafortuna | pubblicazioni | Lorenzo | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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LA BELLA 'MBRIANA lucertola portafortuna

Piccola lucertola che-prende il sole su un basso muro di campagna.jpg
Avete mai incrociato una farfalla più grossa e luminosa delle altre? Avete mai incrociato un Geco, quell’animaletto simile ad una lucertola che nelle sere d’estate dà la caccia agli insetti vicino alle lampade?
 
Queste potrebbero essere alcune delle metamorfosi della fata capricciosa di Napoli: la bella 'mbriana. La bella 'mbriana per il popolo napoletano rappresenta lo spirito della casa, un dolce angelo del focolare e portatrice di fortunati eventi, in antagonismo al monaciello ed alla janara. La derivazione etimologica proviene dal latino “meridiana”, e pertanto allude ad uno spirito che appare nelle ore più luminose del giorno, durante la cosiddetta “controra”. La bella 'mbriana è una creatura misteriosa, una presenza gentile e benevola, eterea, dall’aspetto diafano, vestita di candido tulle e lunghi capelli ondulati, che non spaventa i bambini ma neppure gli anziani. Difatti, questi ultimi, credono  che ella dimori in maniera fissa in un’abitazione posta da lei sotto la sua protezione. Ella appare solo per qualche istante. Invisibile, impalpabile ma presente, le sue vesti fluttuano dietro una tenda mosso dal vento o nel riflesso di una finestra, o in un angolo buio della casa.
 
La bella 'mbriana controlla e consiglia gli abitanti della casa, e pare gradisca molto l’ordine e la pulizia, motivo per il quale una casa trascurata la renderebbe irascibile. Nel passato, quando si decideva per un trasloco si cercava di parlarne fuori casa, in modo da non farle sapere nulla pur di non attirarsi le sue ire. Viene invocata in situazioni difficili che compromettono la serenità familiare, difatti è uno spirito buono, ma mai offenderla perché potrebbe provocare addirittura la morte di uno dei familiari. È una donna d’altri tempi, clemente ma severa, benevola ma rigida, tanto che un tempo si metteva a tavola un posto in più per lei, e comunque in casa doveva esserci una sedia in più per ospitarla e farla riposare in qualsiasi momento. Se tutte le sedie erano occupate, la bella 'mbriana poteva andar via con tutte le sciagure derivanti dalla mancata ospitalità. Se si ristruttura l’appartamento si può offendere, ed un proverbio a proposito recita: “casa accunciata, morte apparecchiata”. [Nel nostro caso, essa ha preceduto la ristrutturazione].
 
La bella 'mbriana, il monaciello e la janara erano gli argomenti principali delle sere d’inverno quando un tempo si riunivano le donne davanti al braciere (‘a vrasera) [la frascèire, nel dialetto del mio borgo] a discutere. Ma oggigiorno, il mito della bella 'mbriana è annichilito poiché nelle famiglie è prevalente egoismo, distrazione, agitazione, Internet ed i social network.
 
Fonte: Qualcosa di Napoli, LA BELLA 'MBRIANA - LA LUCERTOLA PORTAFORTUNA SUI MURI DELLE CASE di L. CRIMALDI, 6 APRILE 2017.

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