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Torrione Angioino

Il torrione angioino.jpg
Il torrione quattrocentesco, comunemente denominato torrione angioino ed erroneamente anche chiamato castello è la più grande e la più resistente delle ventotto torri situate lungo l'antica cinta muraria della città.
 
Storia
 
Fu innalzato, secondo taluni autori, a difesa di Porta Baresana sul finire del XIV secolo, sotto la dinastia degli Angioni da cui deriverebbe, appunto, l'attributo. Secondo altri invece, i lavori sarebbero stati avviati durante la prima metà del Quattrocento su commissione di Giovanni I Ventimiglia e Marino Correale, o Curiale al quale sarebbero riferibili gli stemmi araldici scolpiti sui due capitelli delle colonnine del camino al piano nobile (secondo piano) , generalmente considerati solo capitelli cubici a motivi geometrici. Il torrione è certamente la più ampia e più resistente di tutte le altre torri disposte lungo la cinta muraria della città. L'edificio, inoltre, è nominato in documento del 1399 attribuibile alla regina Margherita, consorte del re di Napoli Carlo III. In esso , si fa menzione di un “castellano”, addetto al controllo di una struttura difensiva non specificata che dalla metà del Quattrocento avrebbe assunto la denominazione di torrione cioè di torre difensiva (per la difesa di tipo radente) e sarebbe persino stata adibita a prigione.
 
[...]
 
Il Torrione, a seguito di un importante restauro interno, ospita una Galleria d'Arte Contemporanea.
 
Gli scavi effettuati, hanno permesso di recuperare le antiche casematte, (presidi aggiunti durante l'aggiornamento ossidionale intorno agli anni Novanta del Quattrocento e verosimilmente accostabili ad alcuni disegni di Francesco di Giorgio Martini), i rivellini, e il fossato, con il basamento pentagonale della torre stessa e una passerella a ponte levatoio, che collegava la torre alla piazza circostante. Il torrione era collegato, inoltre, con le altre ventisette torri tramite cunicoli sotterranei.
 
Fonte Wikipedia

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