Scritto da © Lorenzo - Gio, 25/05/2023 - 15:04
In antropologia la tradizione è l'insieme degli usi, costumi, e dei valori a questi collegati, che ogni generazione, dopo aver appreso, conservato, modificato dalla precedente, trasmette alle generazioni successive. La tradizione è particolarmente sentita dalle comunità minoritarie che, attraverso di essa, tendono a conservare la propria identità.
Negli studi sul folklore veniva definito «inculturazione» il processo con il quale un gruppo sociale trasmette e riproduce le proprie "tradizioni" al suo interno; acquisiti per acculturazione invece erano definiti i tratti culturali provenienti dall'esterno (strati sociali diversi, o da altre aree geografiche.
In Italia, all'interno delle scienze etnoantropologiche, si è delineato un campo di studi oggi definito come storia delle tradizioni popolari, all'interno del quale, fin da inizio Novecento, studiosi quali Giuseppe Pitrè, Ernesto de Martino, Alberto Mario Cirese, hanno operato ricerche su usi, costumi, dialetti, cultura materiale, consuetudini di diritto, pratiche religiose, canti, poesie, musiche, tradizioni orali e ogni altro aspetto concernente quello che veniva definito "popolo", ovvero gli strati sociali più arretrati. Inizialmente definito demopsicologia, poi demologia, o acquisendo il termine americano, studi di folklore, questo campo di studi, a partire dagli anni ottanta, ha rimesso profondamente in discussione il proprio oggetto, criticando la reificazione delle tradizioni, e ponendo l'accento più sui processi di costruzione sociale e sull'uso che i soggetti fanno di esse.
Dagli anni ottanta si tende a criticare il concetto di tradizione, per sostenere come la cultura sia situata nell'individuo, ed ogni volta che vi è un passaggio di tratti culturali avvenga necessariamente una rielaborazione. In quest'ottica la tradizione viene vista più come un elemento retorico utilizzato da gruppi di individui per rafforzare una propria identità collettiva, in particolare per essere utilizzata in contrasti con altri gruppi sociali.
Fonte Wikipedia