Scritto da © Lorenzo - Dom, 16/04/2023 - 15:49
Un locus Sancti Viti alla Via Patierno è attestato in un documento del 1202, tuttavia la struttura attuale risale al XVII secolo. L'edificio di culto è inglobato nelle fabbriche di proprietà della nobile famiglia De Facendis. La semplice facciata accoglie il portale sormontato da una vezzosa ruota: sull'attico si erge il piccolo campaniletto a vela. La chiesa in origine extra moenia, in campo San Leo, è attualmente inglobata nel centro contemporaneo della città. L'impostazione è costituita da un semplice vano quadrangolare voltato a botte. Sulla parete di fondo insiste un settecentesco trompe-l'œil che emula un retablo: esso è illusionisticamente sormontato da un baldacchino affiancato da due finte porte in cornu epistolae e in cornu evangeli da dove fanno ingresso due angeli che invitano l'assemblea al silenzio liturgico. Sulle finte porte sono dipinte due finte nicchie che accolgono altrettanti finti busti dei santi martiri palmofori Crescenzio e Modesto, personaggi legati all'agiografia vitiana. Al centro trova collocazione l'unico olio su tela che riproduce il santo titolare della cappella, opera attribuibile alla bottega dei De Corduba.
Fonte CARTAPULIA
La Carta dei Beni Culturali pugliesi