Scritto da © everhere - Mar, 06/10/2009 - 21:05
Quando il respiro sembra poco più
che una lieve inascoltata presenza
di vita e il fragore della città
vicina si riduce al rumore
del vento seducente che sospira
fra gli alberi, la nostalgia ha il profumo
dell’aria tersa dopo il temporale.
Improvvisa la mente lascia andare
mentre il sole dietro il cavalcavia
pervade violento il cielo d’ottobre
con un bagliore arancio. Allora sento
venire il freddo intenso della sera,
chiudo la porta ai sogni e cerco pace.
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