Scritto da © taglioavvenuto - Sab, 21/08/2010 - 09:47
Bagliori di un mattino presto, di campane l’arrotondano
il suono: alle braccia in sogno.
Il viaggio è corso su tepori aspersi
avorii neri
rosei
il giro d’orologio, uno che rimane, duole, passeggia, trascolora
non s’affretta, accoscia, buca
fiati d'assenzio alle stagioni
come esse fossero
non sono.
Il passato, che non è futuro
t’ammalia
duole facendosi presente
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