Scritto da © Franco Pucci - Gio, 12/08/2010 - 12:25
Chiedo scusa alla Redazione se oggi posto più del dovuto, mancavo da tempo e mi sono fatto prendere la mano.
Questa é la mia prima poesia scritta ormai molti anni fa, le sono molto affezionato,
la ripropongo perchè fotografa esattamente il mio stato d'animo attuale. La dedico a tutte le "mie" donne di Rosso.
Sessanta.
Il respiro accelera.
Il sangue scorre più velocemente.
Paura. Paura di non farcela.
Il tempo costringe la mia mente,
il mio essere ad una frenesia innaturale.
Il respiro accelera.
Il sangue scorre più velocemente.
Paura. Paura di non farcela.
Il tempo costringe la mia mente,
il mio essere ad una frenesia innaturale.
Cinquantanove.
Pensieri si affastellano nella mente.
Difficile scernere, difficile focalizzare la realtà.
Tutto contribuisce a far crescere l’angoscia, l’ansia.
Pensieri si affastellano nella mente.
Difficile scernere, difficile focalizzare la realtà.
Tutto contribuisce a far crescere l’angoscia, l’ansia.
Cinquantotto.
Sono stato invitato alla prima di un film: da chi?
Poco importa. Il film mi riguarda.
Trama inesistente, nanosecondi di immagini.
Subliminale.
Sono stato invitato alla prima di un film: da chi?
Poco importa. Il film mi riguarda.
Trama inesistente, nanosecondi di immagini.
Subliminale.
Cinquantasette.
Come un uccello volo sopra schegge di vita vissuta.
Intensamente. Flash fotografici. Ricordi.
Momenti di lucida sofferenza altrimenti
convertita in serenità apparente.
Regista ed attore, comparsa e macchietta. Recito.
Come un uccello volo sopra schegge di vita vissuta.
Intensamente. Flash fotografici. Ricordi.
Momenti di lucida sofferenza altrimenti
convertita in serenità apparente.
Regista ed attore, comparsa e macchietta. Recito.
Cinquantasei.
Colori. Vivi, intensi, accecanti.
Ferite profonde, lacrime mai piante.
Figure a me note e comunque
mai conosciute scorrono veloci.
Colori. Vivi, intensi, accecanti.
Ferite profonde, lacrime mai piante.
Figure a me note e comunque
mai conosciute scorrono veloci.
Manca poco, non c’è tempo.
Quello che rimane l’ho già consumato.
Quello che rimane l’ho già consumato.
Un minuto.
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