Scritto da © alvanicchio_Gir... - Mer, 02/06/2021 - 00:35
Un angelo d’argento infrange il silenzio, in quell’arida notte piena di stelle: un premio, un fremito, un battito d’ali, sul leggero frinire, ti par di sentire.
Il Sangue scorre come torrente impetuoso; membra s’accendono, di fuoco ardente, cala il silenzio, non s’ode più niente.
Strilla lontano un bimbo velato, dalla finestra, un pianto disperato, sull’argento bagliore, dalla luna, incantato.
E non trova la pace, chi si rivolge al Signore pregando:" Non è un Angelo che ti siede accanto, non è un angelo di scarlatto vestito, quel volto posto sotto la luna, che ora ha sul viso un marmoreo aspetto, scolpito dentro, un contorno di boccoli”.
Non ha profumo, d’incenso la notte, quando sul freddo, scendono le botte; risuona la stanza dell’angelo oratore, che
sbiascica parole, in tutte le lingue del mondo.
Là dove lacrime, bruciano la pelle, come meteore, al pianto di stelle:sgomento acceso, su gelide dita, che affondano unghie, su carne derisa, una lingua di fuoco, che ghigna in crescendo, tanto dolore, alzando la veste, di fronte al pudore, senza rumore, senza parole, col fiato sospeso, nella gelida notte, piena di luna, piena di botte.
Il Sangue scorre come torrente impetuoso; membra s’accendono, di fuoco ardente, cala il silenzio, non s’ode più niente.
Strilla lontano un bimbo velato, dalla finestra, un pianto disperato, sull’argento bagliore, dalla luna, incantato.
E non trova la pace, chi si rivolge al Signore pregando:" Non è un Angelo che ti siede accanto, non è un angelo di scarlatto vestito, quel volto posto sotto la luna, che ora ha sul viso un marmoreo aspetto, scolpito dentro, un contorno di boccoli”.
Non ha profumo, d’incenso la notte, quando sul freddo, scendono le botte; risuona la stanza dell’angelo oratore, che
sbiascica parole, in tutte le lingue del mondo.
Là dove lacrime, bruciano la pelle, come meteore, al pianto di stelle:sgomento acceso, su gelide dita, che affondano unghie, su carne derisa, una lingua di fuoco, che ghigna in crescendo, tanto dolore, alzando la veste, di fronte al pudore, senza rumore, senza parole, col fiato sospeso, nella gelida notte, piena di luna, piena di botte.
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