Scritto da © Ezio Falcomer - Mer, 24/04/2019 - 12:37
I giorni più belli sono quelli che ho immaginato,
quelli spesi nell'attesa di altro dall'oggi,
nell'attesa che finisse la prigionia del dolore.
I giorni più belli sono quelli trascorsi nel nulla,
quelli adagiati nel cuore della follia.
I giorni più belli sono nel futuro di cui sono privo,
quelli che non esistono che nell'universo parallelo,
quelli passati di fronte a un video o a una pagina,
quelli passati in sogno, nelle notti irraggiungibili.
quelli spesi nell'attesa di altro dall'oggi,
nell'attesa che finisse la prigionia del dolore.
I giorni più belli sono quelli trascorsi nel nulla,
quelli adagiati nel cuore della follia.
I giorni più belli sono nel futuro di cui sono privo,
quelli che non esistono che nell'universo parallelo,
quelli passati di fronte a un video o a una pagina,
quelli passati in sogno, nelle notti irraggiungibili.
I giorni più belli non si possono dire, esprimere.
Sono al di là della nebbia del nostro delirio,
nella regione dell'utopia, nell'estinzione di tutte le forme.
Che altro cercare se non la fine del tempo?
Sono al di là della nebbia del nostro delirio,
nella regione dell'utopia, nell'estinzione di tutte le forme.
Che altro cercare se non la fine del tempo?
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