Scritto da © ferdinandocelinio - Mer, 17/04/2019 - 09:15
Ai miei tempi si poteva ballare,
dice mio nonno
sottolineando la parola “ballare”
con tre lineette rosse,
mentre tutto il verticale del duemila
sale e abusa
si stacca dalla marmellata dei suoi tempi,
che dal duce sono passati al rock and roll ,
dentro questo grande papà fannullone
che di corsa se ne va verso il nulla,
mio nonno si siede
sulla sua vecchia sedia rossa
e muove il piedino, innostalgito.
*
Tra di loro ci sono dei poeti,
penso,
mentre ubriaco di visioni
che si staccano dal Paradiso per toccare la polvere,
vago
dentro il minuscolo reparto.
I poeti sono coloro che sanno
riconoscere,
alle volte senza sapere,
l’immagine nel vuoto,
e nel dolo
che tanta miseria segna
nei solchi profondi delle guance scarnite,
ogni parola è peso,
ogni domanda,
altrove.
*
Se mai Dio ci fosse,
anche se so che non c’è,
vorrei, che per un istante,
si scordasse di me,
della mia moderna malattia del vivere,
e, ancora per un istante,
mi togliesse le speranze.
Non si brucia senza speranze,
ci si distacca solo un po’,
consapevolmente.
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