Scritto da © Bruno Amore - Mer, 21/07/2010 - 13:31
anni come vènti e tempeste passano e
quando si rasserena appena la psiche
torna a turbinare l'angoscia d'esserci
ancora inadeguato che tutto non è
come vogliono sia.
quasi che l'appartenenza al mondo
comporti peregrinare di recinto in recinto
lungo vialetti ordinati, colorati all'uopo
verso un dove, molto declamato, lodato
soltanto da altri organizzato.
una bella facciata decorata a mano
in quello stile o l'altro, sempre bello
colori pastello, vetri trasparenti eppure
le finestre son chiuse, da ricchi tendaggi
anche se nessun fiato o brezza nuova spira.
costretto a guardare ciò che vedo e approvare.
ora mi giro verso casa mia, che dipingo da me
mi volo intorno ad ammirare la nuova prospettiva
sull'ombra lunga della sera, che calma intanto arriva.
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